Non c’è ancora l’ufficialità, ma il rinvio della prima gara di Melbourne costringe la FIA e ridefinire anche il calendario e la location dei test invernali
Il Covid non dà pace al Circus. Nella giornata di ieri è trapelata l’indiscrezione secondo cui il GP inaugurale in Australia sia a forte rischio di rinvio.
Questo a causa delle restrizioni ai viaggi che il governo locale ha imposto.
L’ipotesi del rinvio è tutt’altro che campata in aria, anzi, si attende a breve una conferma, anche perchè l’approntamento del circuito richiede tempo e sarebbe inutile fare investimenti per poi veder annullata la gara.
Questo scenario spingerebbe la FIA a iniziare il campionato in Barhain, la settimana successiva all’ipotetica gara australiana.
Logisticamente quindi sarebbe più vantaggioso spostare i test invernali proprio a Sakhir, dal 12 al 14 marzo.
Questa ipotesi non affiora per la prima volta. In effetti se n’era già parlato un paio di mesi fa e darebbe dei margini di garanzia sufficienti in termini di gestione della pandemia. Il governo locale infatti si è dimostrato piuttosto efficiente in occasione della doppia gara del 2020.
Il vantaggio per i team sarebbe anche quello di avere una settimana in più per lavorare ai loro progetti e per Hamilton di trovare l’accordo per firmare il rinnovo.
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